BIO-BIBLIOGRAFIA
Carlo Di Legge (Salerno 1948), dopo il contributo al volume La polifonia estetica (Milano, 1996) ha pubblicato i saggi filosofici Il signore delle due vie (Salerno, 1999), Eros e paradosso (Napoli, 2007; 2014) e Ontologia. Elenchi della terra e una specie di oceano (Napoli, 2014).
In poesia, i lavori più importanti sono la plaquette Momenti d’amore (Angri, 2002), il libri Il candore e il vento (Napoli, 2008) e Multiverso. Di quel colore che soccorre, a volte (Alessandria 2018).
Sull’esperienza del tango ha pubblicato il libro, a carattere letterario-epistolare, Sentire il tango argentino (Napoli, 2011).
Pubblica su pagine e blog di poesia online come Levania online, Atelier poesia, Frequenze poetiche, Transiti poetici, Poetarum Silva, Versante Ripido.
Dichiarazione di Poetica
La poesia è attività eccellente dello spirito. In questo la filosofia le è affine, che sono entrambe per vedere, ma la filosofia intesa nel modo originario ne differisce nel senso che essa vuol
dirigere l’esistenza, quindi cambiarne il senso, come i saperi, p. e. quelli di matrice religiosa, che sono diretti a questo fine.
Siccome filosofia e poesia sono anche per la visione e la descrizione, in questo coincidono. C’è sempre filosofia nella poesia, si potrebbe sostenere che persino oggi c’è della poesia nella
filosofia. Quanto meno, da molto tempo i filosofi sono molto attenti alla poesia.
Ma la poesia non cambia le cose. La poesia si adegua fin dal suo nascere, testimoniato da ciò che si tramanda, al compito infinito della visione e descrizione dell’esperienza. L’esperienza è data da ognuna delle modalità secondo cui ogni uomo intenziona il mondo, ne fa oggetto di visione interpretante.
Pertanto non può esservi una poesia come un’altra, dal momento che ogni visione è diversa da un’altra. Una poesia non è : una poesia come un’altra. “Una” poesia è “questo” punto d’esperienza,
fatto oggetto e potenza di parola, che a gran voce chiama a rispondere: – sì, mi riconosco, o – no, non mi appartiene, o anche – certo, potrebb’essere, ma…
La poesia chiama a gran voce, non passa senza lasciare traccia. La sua materia è la parola più potente che conosciamo ed è strumento di verità. La funzione della voce nella poesia è fondamentale come testimonianza di verità. Poesia è verità, anche la voce è verità. Ciò non vuol dire affatto che la lettura debba essere perfetta, ma che dev’essere vera , cioè che quest’uomo, la sua voce d’esperienza, in poesia danno parola, e così, in vivente parola, vanno presi.
10/1/2021
Poesie inedite
VERSO SERA
Verso sera,
è cambiata la vita,
mi si vede camminare affaccendato
su e giù per il balcone.
Vicino ai treni, come sempre.
Passaggio,
luci d’acciaio fuggono all’orizzonte。
E credo ogni strada somigli
al volo spezzato dei
pipistrelli
sui binari dell’aria.
Vivere è la diversa luce
che abbiamo catturato alla notte,
la notte è uguale per tutti.
5 aprile 2019
FARE AUTUNNO
Crepitare di foglie secche sotto il passo,
spirare di vento che ingarbuglia
cespugli d’erba mura
e nondimeno torna mare,
movimento di vento.
Tuonare, nella notte lampeggiare.
Sotto il primo piovere in gran fretta
porta i panni all’asciutto.
Foglie (ardere di legna).
Accendersi, universale, spegnersi.
Mutevole attenzione,
guardarsi intorno
camminando un passo dopo l’altro,
non -
io
ma un muovere compatto,
stormire alto dell’ἄνεμος
anima,
il vento corre tra qualcosa e nulla.
5 ottobre 2019