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Rivendico la bellezza di essere e di sparire

Rivendico la bellezza di essere e di sparire
dimenticata dentro l'irregolarità del caso
in una crepa dissolubile del tempo
C'è chi mi lambisce per cui godo d'una carezza
e c'è chi mi rende ossessivo refrain d'un riscatto personale
Mi hanno dato delle regole che infrango
e un ventaglio di passioni di cui mi riapproprio
anche quando all'apparenza ne avrei incuria capricciosa
Non so perché insistano sempre a definirmi
quando invece io sfioro come l'alba
e curo le bizzarrie della transitorietà assoluta
Eppure permango
in uno spruzzo in una idea in una paura felice
Per quante volte mi si strappi dal muro nel mondo
permango
con la bocca impigliata in una astrazione di immenso
e di tenero piccolo familiare alle cose disparate
Io sono la rosa e la rosa è la rosa è la rosa è la rosa *
senza resa
Scuoto il vento in esistenze elusive o insistenti
timide o caparbie onde bizzarre oppure rondini rare
posidonie oceaniche intorno a cui indugia una lucciola
mi vesto di presente
aquilone sono e scalpello
vanità e fuoco che cavalca fuoco
o acqua che si oppone a sabbia
sto nell'orecchietta del libro e in sidèreo respiro
Mi si tira per la veste mi si insegue e mi si infanga
e templi mi si innalzano puri nei cuori e nascosti
all'estremo di quel che si concepisce o malintende 
per anima L'anima è l'anima e l'anima è l'anima è l'anima
Sovrana e Vinta ovunque attecchisco
nell'intrico di una foresta sognata
e non ci si interroghi sulla mia donazione
basta
Io sono
e mi si riconosce dalla gola che mi emette **

di Armando Saveriano Dichiarazione di Poetica 26 01 2019

N.d.A.

 

* Gertrude Stein 1913, Sacred Emily
** Iosif Brodskij